GIORNI DELLA MERLA AL CONTRARIO: TEMPERATURE ESTIVE E VENTI INTENSI INVESTONO BRISIGHELLA
Brisighella 30.01.2025 - La tradizione viene completamente stravolta quest'anno a Brisighella e in tutta la Romagna. I leggendari "Giorni della merla" (29, 30, 31 gennaio), che dovrebbero rappresentare il periodo più gelido dell'inverno, si stanno rivelando sorprendentemente miti, con temperature che ricordano più la tarda primavera che il cuore dell'inverno.
Nella giornata di ieri, il nostro territorio ha registrato temperature decisamente anomale, con il termometro che ha raggiunto i 16 gradi nel pomeriggio a Brisighella, mentre nel resto della Romagna si sono sfiorati addirittura i 20 gradi. Un fenomeno che ha interessato l'intera area romagnola, con picchi di 19 gradi nelle zone di Rimini, Forlì e Cesena, e 18 gradi nel Ravennate.
Questo scenario insolito è il risultato di una massa d'aria di origine subtropicale che, attraversando l'Atlantico e il Mediterraneo occidentale, ha raggiunto l'Italia. La situazione è stata ulteriormente amplificata dal fenomeno del Foehn, con venti di Sud-Ovest che, impattando sull'Appennino e scendendo a valle, hanno causato un ulteriore riscaldamento dell'aria. Le raffiche hanno raggiunto intensità considerevoli, toccando i 72 km/h a Brisighella.
Non sono mancate le conseguenze di questo evento meteorologico eccezionale: l'Appennino ha visto intense precipitazioni, con accumuli tra i 50 e 60 millimetri in poche ore, causando la piena del fiume Lamone.
Secondo l'antica tradizione, questi giorni così miti potrebbero presagire un prolungamento della stagione invernale. La credenza popolare vuole infatti che se i giorni della merla sono caldi, l'inverno si protrarrà più a lungo, mentre se fossero stati gelidi, la primavera sarebbe arrivata in anticipo. Se questa saggezza popolare dovesse rivelarsi corretta, potremmo aspettarci ancora diverse settimane di freddo prima del definitivo arrivo della bella stagione.
Nella giornata di ieri, il nostro territorio ha registrato temperature decisamente anomale, con il termometro che ha raggiunto i 16 gradi nel pomeriggio a Brisighella, mentre nel resto della Romagna si sono sfiorati addirittura i 20 gradi. Un fenomeno che ha interessato l'intera area romagnola, con picchi di 19 gradi nelle zone di Rimini, Forlì e Cesena, e 18 gradi nel Ravennate.
Questo scenario insolito è il risultato di una massa d'aria di origine subtropicale che, attraversando l'Atlantico e il Mediterraneo occidentale, ha raggiunto l'Italia. La situazione è stata ulteriormente amplificata dal fenomeno del Foehn, con venti di Sud-Ovest che, impattando sull'Appennino e scendendo a valle, hanno causato un ulteriore riscaldamento dell'aria. Le raffiche hanno raggiunto intensità considerevoli, toccando i 72 km/h a Brisighella.
Non sono mancate le conseguenze di questo evento meteorologico eccezionale: l'Appennino ha visto intense precipitazioni, con accumuli tra i 50 e 60 millimetri in poche ore, causando la piena del fiume Lamone.
Secondo l'antica tradizione, questi giorni così miti potrebbero presagire un prolungamento della stagione invernale. La credenza popolare vuole infatti che se i giorni della merla sono caldi, l'inverno si protrarrà più a lungo, mentre se fossero stati gelidi, la primavera sarebbe arrivata in anticipo. Se questa saggezza popolare dovesse rivelarsi corretta, potremmo aspettarci ancora diverse settimane di freddo prima del definitivo arrivo della bella stagione.
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