MALTEMPO: CICILIANO A BOLOGNA, "IL LAMONE È UNA PRIORITÀ PER NUOVI INTERVENTI"
Brisighella 17.03.2025 - All'indomani dell'ultima emergenza maltempo che ha colpito la Romagna, il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, è arrivato a Bologna per fare il punto della situazione al Centro operativo regionale (Cor) insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale. All'incontro hanno partecipato anche il prefetto di Bologna, Enrico Ricci, e la sottosegretaria alla presidenza della Regione con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Presenti i funzionari della Protezione civile regionale che da mercoledì hanno gestito la situazione coordinando gli interventi nel territorio insieme alle istituzioni locali e ai Centri operativi comunali.
"Per la prima stima dei danni occorre ancora tempo, dobbiamo aspettare che la situazione sul campo si definisca completamente, ma per quanto riguarda le allerte e le misure precauzionali noi non possiamo sapere in anticipo quello che accadrà, meglio quindi una scuola chiusa in più che rischiare la vita anche di una sola persona. E non ci possono essere automatismi sulle misure di emergenza: in ogni circostanza bisogna operare le necessarie valutazioni e assumersi le conseguenti responsabilità", ha spiegato Ciciliano durante l'incontro.
Il presidente De Pascale ha posto l'accento sulle criticità del territorio: "Se parliamo di situazioni particolari, non c'è poi dubbio che il bacino del Lamone ha avuto emergenze continue e che quindi sia la priorità con nuovi interventi a monte e a valle di Faenza". Il presidente ha poi aggiunto che "la Regione ha raddoppiato le risorse per la manutenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico, da 25 a 50 milioni di euro, ma non c'è dubbio che bisogna continuare a realizzare le opere di messa in sicurezza. Dobbiamo proseguire con ancora maggiore determinazione".
Le dichiarazioni arrivano in un momento particolarmente delicato per il nostro territorio, con il Lamone che rappresenta una delle principali preoccupazioni per i residenti di Brisighella e delle aree limitrofe, già duramente colpite dalle precedenti alluvioni.
"Per la prima stima dei danni occorre ancora tempo, dobbiamo aspettare che la situazione sul campo si definisca completamente, ma per quanto riguarda le allerte e le misure precauzionali noi non possiamo sapere in anticipo quello che accadrà, meglio quindi una scuola chiusa in più che rischiare la vita anche di una sola persona. E non ci possono essere automatismi sulle misure di emergenza: in ogni circostanza bisogna operare le necessarie valutazioni e assumersi le conseguenti responsabilità", ha spiegato Ciciliano durante l'incontro.
Il presidente De Pascale ha posto l'accento sulle criticità del territorio: "Se parliamo di situazioni particolari, non c'è poi dubbio che il bacino del Lamone ha avuto emergenze continue e che quindi sia la priorità con nuovi interventi a monte e a valle di Faenza". Il presidente ha poi aggiunto che "la Regione ha raddoppiato le risorse per la manutenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico, da 25 a 50 milioni di euro, ma non c'è dubbio che bisogna continuare a realizzare le opere di messa in sicurezza. Dobbiamo proseguire con ancora maggiore determinazione".
Le dichiarazioni arrivano in un momento particolarmente delicato per il nostro territorio, con il Lamone che rappresenta una delle principali preoccupazioni per i residenti di Brisighella e delle aree limitrofe, già duramente colpite dalle precedenti alluvioni.
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