REFERENDUM LAVORO E CITTADINANZA: NON RAGGIUNTO IL QUORUM, BRISIGHELLA REGISTRA LA PIÙ BASSA AFFLUENZA DELL'UNIONE

Brisighella, 09.06.2025 - Si conclude senza successo la consultazione referendaria dell'8 e 9 giugno sui cinque quesiti riguardanti lavoro e cittadinanza. I dati definitivi del Ministero dell'Interno confermano il mancato raggiungimento del quorum necessario per la validità del referendum, con un'affluenza nazionale che si attesta intorno al 30%, ben al di sotto della soglia minima del 50% richiesta dalla normativa.
Le prime avvisaglie di una partecipazione insufficiente erano già emerse domenica sera, quando alle ore 23 la percentuale di votanti a livello nazionale aveva toccato appena il 22,73%. Una tendenza che si è confermata anche nella giornata di oggi lunedì, nonostante gli appelli alla partecipazione democratica.
L'Emilia-Romagna si distingue nel panorama nazionale registrando, insieme alla Toscana, una delle affluenze più elevate con il 38% di elettori che si sono recati alle urne. Tuttavia, anche questo dato non è risultato sufficiente per compensare la scarsa partecipazione registrata in altre regioni italiane.
La provincia di Ravenna ha seguito l'andamento regionale, attestandosi su valori simili con circa il 37% di affluenza, ma rimanendo comunque distante dal traguardo del 50% necessario per la validità della consultazione.
Nell'ambito dell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina, i dati mostrano significative differenze tra i vari territori. Brisighella ha registrato la percentuale più bassa con il 31,90% di votanti, seguita da Casola Valsenio al 35,24% e Castel Bolognese al 35,99%. Solarolo ha raggiunto il 37,65%, mentre Faenza si è posizionata al 38,09%. Il comune che si è avvicinato maggiormente alla soglia di validità è stato Riolo Terme, sfiorando il 39% di partecipazione.
I cinque quesiti referendari, promossi principalmente dalla Cgil per quanto riguarda le questioni lavorative e da +Europa insieme ad altre associazioni per il tema della cittadinanza, proponevano l’abrogazione di norme relative al contratto a tutele crescenti, ai licenziamenti nelle piccole imprese, ai contratti a tempo determinato, alla responsabilità solidale in caso di infortuni sul lavoro e al dimezzamento da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale per la richiesta di cittadinanza italiana da parte di cittadini extracomunitari. Le schede, di colori diversi per ciascun quesito (verde, arancione, grigia, rosa e gialla), hanno visto una prevalenza di voti favorevoli al “Sì” secondo i primi dati parziali, ma l’esito è stato vanificato come detto dal mancato raggiungimento del quorum.
 

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