AL PARCO UGONIA LA PALLA COMPIE 70 ANNI: OGGI È CHIUSA E TRANSENNATA, MA IL SINDACO PROMETTE CHE AVRÀ NUOVA VITA
Brisighella, 04.07.2025 – La fontana della Palla, icona del Parco Ugonia e simbolo di Brisighella, celebra quest'anno il suo settantesimo anniversario. Immersa in uno scenario di rara bellezza, a pochi passi dalla suggestiva Via degli Amori e incorniciata dai tre colli che rendono unico il paesaggio brisighellese, questa fontana continua a incantare turisti e residenti. Tuttavia, il suo fascino intramontabile è offuscato da un decennio di difficoltà tecniche che ne hanno compromesso il funzionamento, anche quando gli ultimi interventi sembravano essere risolutivi.
UN DECENNIO DI INTERVENTI CONTINUI
La cronologia degli ultimi dieci anni racconta una storia di interventi costanti e mai risolutivi. Nel luglio 2016 si resero necessari lavori di pulizia dopo che la vasca era rimasta vuota per quasi un anno. Due anni dopo, nel giugno 2018, l'amministrazione investì oltre 40.000 euro in importanti lavori di ristrutturazione per riattivare l'impianto idrico con un nuovo sistema di riciclo filtrato dell'acqua, sostituendo il precedente allacciamento diretto all'acquedotto.
Ma nemmeno questo significativo investimento si rivelò definitivo. Nel giugno 2023 furono necessari ulteriori 13.000 euro per riparare l'impianto elettrico danneggiato durante la crisi idrica dell'estate precedente. In quell'occasione la fontana, chiusa e svuotata, divenne oggetto di vandalismo da parte di alcuni ragazzi. Gli interventi interessarono anche le riparazioni del bordo perimetrale del coronamento e la stuccatura delle crepe sul fondo, oltre alla sostituzione della pompa danneggiata durante l'alluvione del maggio 2023. L'ultimo intervento aveva previsto anche l'installazione di un sistema di illuminazione con faretti per colorare la vasca in diverse tonalità, seguendo l'esempio della Torre dell'Orologio.
I PROBLEMI STRUTTURALI ATTUALI
Nonostante l'investimento di 40.000 euro nel 2018, effettuato con la convinzione che i lavori fossero definitivamente risolutivi, la realtà si è rivelata diversa. Dal 2024 la vasca è nuovamente svuotata e transennata a causa di una nuova perdita d'acqua di circa 5 centimetri al giorno in altezza. Quando il livello scende a 10 centimetri, la pompa entra in sofferenza con il rischio concreto di bruciarsi.
Dopo numerose verifiche dell'impianto di pompaggio, i tecnici ritengono che la falla non sia imputabile al sistema meccanico, ma piuttosto al fondo della vasca. Nonostante le stuccature già eseguite, si sospetta la presenza di ulteriori crepe apparentemente non visibili che continuano a causare infiltrazioni. Purtroppo il terreno si muove, Brisighella è in zona sismica e quindi anche micro movimenti possono generare nuove crepe.
La soluzione tecnica individuata prevede un'impermeabilizzazione tramite resina, ma i costi risultano alti. Inoltre, considerando che anche la resina può facilmente crepare a causa dei movimenti del terreno, secondo i tecnici sarebbe necessario procedere preventivamente alla posa di un massetto armato di almeno 5 centimetri per stabilizzare l'intero fondale. L'insieme di questi interventi comporterebbe una spesa complessiva sull'ordine di diverse decine di migliaia di euro.
IL FUTURO E' UNA SFIDA, MA C'E' UNA PROMESSA
La fontana della Palla, nonostante le difficoltà, rimane un simbolo caro a Brisighella, capace di evocare ricordi e attrarre visitatori. La sua storia, iniziata settant'anni fa, è un intreccio di bellezza, impegno e sfide. Il sindaco Pederzoli ha assicurato che l'amministrazione sta valutando tutte le opzioni per riportare l'opera al suo antico splendore, ma al momento i lavori restano in standby, in attesa che la squadra di tecnici da lui incaricata effettuino uno studio approfondito per poi presentare un progetto di restauro che davvero sia risolutivo questa volta.
I brisighellesi attendono con speranza il giorno in cui la fontana tornerà a zampillare, simbolo vivo di una Brisighella che guarda al futuro senza dimenticare il suo passato.
LE ORIGINI NEGLI ANNI CINQUANTA, MA C'E' UN INCERTEZZA SULLA DATA DELL'INAUGURAZIONE
Il progetto prevedeva:
- Palla diametro di 4 metri
- vasca diametro 20 metri
- costo 3 milioni di lire)
- aiuole e vialetti che convergevano al centro del parco a forma di rettangolo, verso la Palla, perno di tutto l'impianto.
La storia della fontana della Palla affonda le radici negli anni Cinquanta, quando l'area che oggi ospita il Parco Ugonia era utilizzata per la fiera del bestiame e come campo da calcio. Inizialmente erano previsti alloggi popolari da parte pubblica, ma nel 1953 l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Augusto Piccinini, soprannominato il "sindaco dei giardini" per la sua opera di abbellimento del paese, decise di destinare quel terreno a parco pubblico perché i cittadini di Brisighella e i turisti, i famosi "Bevilacqua", potessero trascorrervi serene giornate.
L'incarico di progettare i lavori fu affidato al geometra Guido Padovani, capo dell'ufficio tecnico comunale e padre della maestra Luisa. I lavori iniziarono nel febbraio 1954 sotto la direzione dei dipendenti comunali. È curioso il fatto che per quanto riguarda la data dell'inaugurazione le nostre ricerche hanno approdato a una versione trovata sul blog Brisighella Ieri e Oggi di una quindicina di anni fa, del compianto Vincenzo Galassini che afferma che è mercoledì 20 luglio 1955, però poi abbiamo trovato una cartolina che riporta come data dell'inaugurazione è stata invece sabato 29 maggio 1955 per mano del Senatore Luigi Silvestrini anch'egli brisighellese, e dedicata a Giuseppe Ugonia, celebre per aver reso famosa Brisighella nel mondo attraverso le sue importanti litografie.
Vincenzo Galassini era figlio di Luigi Galassini mastro muratore che era coinvolto nei lavori di costruzione della Palla. Luigi fu l'artefice di un impasto particolare formato da pezzetti di marmo, mescolati a polvere di cemento bianco e acqua, in un dosaggio particolare per rivestire la struttura metallica portante della Palla. Difficile quindi pensare che con il padre coinvolto non sapesse la data dell'inaugurazione, pertanto rimane un dubbio legittimo che solo l'archivio storico del comune potrebbe dissipare.
La vasca della fontana originale era molto più profonda di quella attuale infatti era arricchito da diverse 4 grotte esattamente come i 4 zampilli nei punti cardinali, costruite con sassi a piramide che ospitavano mille pesci rossi, creando uno spettacolo naturale che incantava i visitatori.
Inizialmente l'opera suscitò critiche tra i brisighellesi , ma col tempo è stata riconosciuta come elemento di grande attrazione turistica, particolarmente apprezzata dai visitatori che soprattutto in estate visitano Brisighella. Tuttavia, l'incremento delle alberature nel corso dei decenni ha parzialmente compromesso la vista verso la Torre dell'Orologio della Rocca e del Monticino, elementi iconici del paesaggio brisighellese.
La fontana della Palla rappresenta oggi un simbolo storico della città che attende di ritrovare il suo antico splendore, dopo settant'anni di storia segnati da momenti di gloria e periodi di difficoltà come quello attuale. Confidiamo che al più presto i tecnici del Sindaco individuino le cause delle perdite d'acqua e che presentino un progetto risolutivo.
La nostra Palla è considerata la "Fontana dell'accoglienza" perché saluta tutti i turisti, in particolare quelli che scendono dal treno e se la trovano di fronte con tutta la sua maestosità, primo e indimenticabile benvenuto a Brisighella.
Commenti
Posta un commento