CONGO: LETTERA DI PADRE QUERZANI SULL'ACCORDO USA-RWANDA E LA RESISTENZA DELLA SCUOLA SAN PADRE PIO
Riportiamo la lettera di Padre Querzani che ci ha fatto pervenire in redazione Giovanna Farolfi - Segreteria "La Tua Mano per la Pace"
Cari Amici e Benefattori,
ho esitato molto davanti alla prospettiva di scrivervi questo messaggio durante il periodo estivo nel quale spontaneamente l’aspirazione di tutti è di poter trascorrere un periodo di vacanze distensivo e benefico. Se mi sono deciso a farlo è perchè nella lunga e dolorosa vicenda dei conflitti armati che da trent’anni stanno sconvolgendo l’Est del Congo è intervenuto un avvenimento decisamente straordinario: l’ACCORDO di PACE firmato il 27 giugno a Washington tra il Congo e il Rwanda.
L’attuale presidente della R.D Congo, Felix Tshisekedi, rendendosi conto di non avere una Armata preparata e efficiente per poter risolvere questo annoso problema per via militare, si è affidato alla mediazione degli Stati Uniti guidati da Trump con la proposta allettante di concedergli l’accesso preferenziale alle risorse minerarie di cui il Congo è straordinariamente ricco, in cambio del suo appoggio nella soluzione di questo preoccupante conflitto.
Una simile proposta non poteva evidentemente non attirare il presidente Trump nel suo deririo di grandezza che lo contrappone alla Cina, prima beneficiaria finora di tutte queste ricchezze.
Dopo aver accettato di porsi mediatrice tra i due Paesi in conflitto gli Stati Uniti hanno fatto pressione sulle delegazioni dei due Paesi convocate a Washington per farle arrivare in fretta a un Accordo di pace firmato dai Ministri degli Esteri della RDC e del Rwanda. Un Accordo salutato positivamente da parecchie Istituzioni internazionali e che sarà seguito e confermato a Doha nel Qatar dal colloquio di pace tra il Movimento ribelle M23/AFC che, col sostegno del Rwanda, si è impadronito e attualmente occupa vasti territori del Nord e Sud Kivu, comprese le due città capoluoghi di Provincia: Goma e Bukavu.
Questo Accordo di Pace, presentato come uno straordinario successo diplomatico sia dagli Stati Uniti che dal regime di Kinshasa, dovrebbe essere ratificato definitivamente dai due Capi di Stato.
Non è però interpretato positivamente da diversi attori politici congolesi che, nei termini in cui il testo dell’accordo è espresso, denunciano ambiguità e addirittura una inaccettabile dimissione da parte del Congo.
Tra questi anche il Premio Nobel per la pace, il Dott. Denis Mukwege, che deplora l’accordo come una amara sconfitta. A distanza di poco più di una settimana dalla firma di questo accordo molte inquietudini continuano a manifestarsi. Le dichiarazioni provocanti del presidente rwandese Kagame e l’atteggiamento combattivo del movimento ribelle M23/AFC fanno capire che i prossimi negoziati a Ndoha saranno aspri e il loro risultato non certo scontato.
In questo clima, non certamente ottimista, si è chiuso un anno scolastico particolarmente problematico e difficile che ha messo in crisi tante scuole. La nostra scuola di Cimpunda, dedicata a san Padre Pio, ne è uscita a testa alta, grazie alla bravura di mamma Merida che la dirige e alla buona collaborazione degli insegnanti e dei genitori.
Ho partecipato con viva ammirazione alla cerimonia di chiusura e premiazione degli alunni in presenza dei loro genitori.
Merida mi ha mostrato il mucchietto dei bollettini scolastici degli alunni i cui genitori, a causa delle pesanti difficoltà economiche che si sono abbattute su tutta la popolazione, non sono riusciti a pagare per tempo il contributo scolastico.
Nonostante questo, a differenza di tante altre scuole, nessun alunno è stato rifiutato e rimandato a casa.
E’ questo atteggiamento di “comprensione” e di “vicinanza” alla gente che rende la nostra scuola ..“speciale” e incita i genitori, anche con ritardo, a fare di tutto perchè la scuola possa sostenersi e andare avanti. Tutto questo non ha mancato di commuovermi.
Il grande auspicio, quello “fondamentale” che tutti proviamo, è che si instauri la Pace al più presto e tutto andrà meglio.
Continuiamo a chiederlo al Signore con particolare insistenza.
P. Giovanni Querzani
Bukavu - RD Congo 07/07/2025
Cari Amici e Benefattori,
ho esitato molto davanti alla prospettiva di scrivervi questo messaggio durante il periodo estivo nel quale spontaneamente l’aspirazione di tutti è di poter trascorrere un periodo di vacanze distensivo e benefico. Se mi sono deciso a farlo è perchè nella lunga e dolorosa vicenda dei conflitti armati che da trent’anni stanno sconvolgendo l’Est del Congo è intervenuto un avvenimento decisamente straordinario: l’ACCORDO di PACE firmato il 27 giugno a Washington tra il Congo e il Rwanda.
L’attuale presidente della R.D Congo, Felix Tshisekedi, rendendosi conto di non avere una Armata preparata e efficiente per poter risolvere questo annoso problema per via militare, si è affidato alla mediazione degli Stati Uniti guidati da Trump con la proposta allettante di concedergli l’accesso preferenziale alle risorse minerarie di cui il Congo è straordinariamente ricco, in cambio del suo appoggio nella soluzione di questo preoccupante conflitto.
Una simile proposta non poteva evidentemente non attirare il presidente Trump nel suo deririo di grandezza che lo contrappone alla Cina, prima beneficiaria finora di tutte queste ricchezze.
Dopo aver accettato di porsi mediatrice tra i due Paesi in conflitto gli Stati Uniti hanno fatto pressione sulle delegazioni dei due Paesi convocate a Washington per farle arrivare in fretta a un Accordo di pace firmato dai Ministri degli Esteri della RDC e del Rwanda. Un Accordo salutato positivamente da parecchie Istituzioni internazionali e che sarà seguito e confermato a Doha nel Qatar dal colloquio di pace tra il Movimento ribelle M23/AFC che, col sostegno del Rwanda, si è impadronito e attualmente occupa vasti territori del Nord e Sud Kivu, comprese le due città capoluoghi di Provincia: Goma e Bukavu.
Questo Accordo di Pace, presentato come uno straordinario successo diplomatico sia dagli Stati Uniti che dal regime di Kinshasa, dovrebbe essere ratificato definitivamente dai due Capi di Stato.
Non è però interpretato positivamente da diversi attori politici congolesi che, nei termini in cui il testo dell’accordo è espresso, denunciano ambiguità e addirittura una inaccettabile dimissione da parte del Congo.
Tra questi anche il Premio Nobel per la pace, il Dott. Denis Mukwege, che deplora l’accordo come una amara sconfitta. A distanza di poco più di una settimana dalla firma di questo accordo molte inquietudini continuano a manifestarsi. Le dichiarazioni provocanti del presidente rwandese Kagame e l’atteggiamento combattivo del movimento ribelle M23/AFC fanno capire che i prossimi negoziati a Ndoha saranno aspri e il loro risultato non certo scontato.
In questo clima, non certamente ottimista, si è chiuso un anno scolastico particolarmente problematico e difficile che ha messo in crisi tante scuole. La nostra scuola di Cimpunda, dedicata a san Padre Pio, ne è uscita a testa alta, grazie alla bravura di mamma Merida che la dirige e alla buona collaborazione degli insegnanti e dei genitori.
Ho partecipato con viva ammirazione alla cerimonia di chiusura e premiazione degli alunni in presenza dei loro genitori.
Merida mi ha mostrato il mucchietto dei bollettini scolastici degli alunni i cui genitori, a causa delle pesanti difficoltà economiche che si sono abbattute su tutta la popolazione, non sono riusciti a pagare per tempo il contributo scolastico.
Nonostante questo, a differenza di tante altre scuole, nessun alunno è stato rifiutato e rimandato a casa.
E’ questo atteggiamento di “comprensione” e di “vicinanza” alla gente che rende la nostra scuola ..“speciale” e incita i genitori, anche con ritardo, a fare di tutto perchè la scuola possa sostenersi e andare avanti. Tutto questo non ha mancato di commuovermi.
Il grande auspicio, quello “fondamentale” che tutti proviamo, è che si instauri la Pace al più presto e tutto andrà meglio.
Continuiamo a chiederlo al Signore con particolare insistenza.
P. Giovanni Querzani
Bukavu - RD Congo 07/07/2025
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