CORSO DI RICONOSCIMENTO E USO DELLE ERBE SPONTANEE
Una giornata dedicata al riconoscimento delle piante
spontanee, al loro impiego in cucina per scoprire sapori nuovi ma anche ai loro
aspetti più curiosi dal punto di vista dell’antropologia e dell’ecologia.
Immersi nei boschi dell'azienda agricola Cà Maccolina, nelle colline di
Brisighella, si potrà apprendere in maniera semplice e divertente usi, costumi
e tradizioni delle piante selvatiche primaverili.
Il corso comprende una parte di teoria, una di pratica e una di laboratorio.
- la parte teorica comprende qualche concetto base di fitoalimurgia e di
botanica;
- la parte pratica sarà rappresentata da una passeggiata nel bosco intorno
all'azienda in cui si apprenderà come riconoscere alcune erbe tra le specie più
interessanti e comuni;
- il laboratorio è la parte in cui si acquisirà la tecnica di fermentazione
selvaggia, da replicare a casa con successo.
Il ritrovo è alle ore 9,45 e il corso durerà dalle 10 alle
16.30 e sarà così suddiviso:
Ore 9.45 - Accoglienza
Ore 10.00 -13.00
Introduzione al corso e parte teorica: dove come e quando raccogliere le piante
spontanee a seguire passeggiata di riconoscimento e raccolta delle piante
spontanee.
Ore 13.00 - 14.30 pausa pranzo
Ore 14.30 - 15.30 laboratorio: giocando in cucina.
Ore 15,30 - 16.30 - domande e condivisione finale
I partecipanti potranno portare con se erbe e frutti raccolti durante la passeggiata e le autoproduzioni effettuate durante la giornata.
Il corso sarà svolto da Annalisa Malerba:
agricoltore, co-autrice del manuale "Il libro delle libere erbe" e
traduttrice, chef libera professionista e formatrice nel settore della
fitoalimurgia e dei cibi fermentati, comprese fermentazioni selvagge. Dopo una
formazione in Medicina e Chirurgia, da vent’anni svolge attività di ricerca
indipendente e di didattica per professionisti, ristoratori compresi, e per
neofiti, oltre a sviluppare percorsi e ricette per pubbliche amministrazioni e
aziende.
Brisighella Aperta sostiene e promuove il turismo enogastronomico e la valorizzazione del territorio attraverso le aziende locali dove cultura e tradizione si fondono in mille viaggi sul gusto dei prodotti autoctoni agroalimentari. Un cibo qui non è solo una "roba" da mangiare, ma è il modo in cui il territorio prende forma, è una storia da raccontare e da vivere.
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