FRATELLI D'ITALIA A BRISIGHELLA IL RECORD DELLA PROVINCIA ADDIVENUTA ROCCAFORTE DEL CENTRODESTRA
In principio fu Massimiliano Pederzoli a strappare alla sinistra la vittoria durante le elezioni amministrative di Brisighella del 2019. Le avvisaglie di un cambiamento di rotta d’altronde c’erano già state l’anno precedente quando nella tornata nazionale la coalizione di centrodestra ottenne oltre il 37% dei voti nel borgo ravennate, settemila abitanti e quasi 200 chilometri quadrati di superficie. Fu però l’elezione del sindaco Pederzoli, civico contrapposto ai Dem, a sancire la virata definitiva del comune brisighellese, che oggi, a distanza di tre anni da bandiera del centrodestra all’interno della Romagna Faentina è diventato un vessillo vero e proprio, esprimendo il maggior numero di preferenze alla coalizione trainata dal partito di Giorgia Meloni, il 32,61% al Senato. «Un risultato importantissimo – secondo Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia a Faenza – abbiamo raggiunto il record della provincia». È qui che la vicesindaca Marta Farolfi, 60 anni, moglie di Roberto Petri, con una lunga esperienza amministrativa alle spalle nelle vesti di consigliera provinciale, poi comunale ed oggi esponente della giunta brisighellese ha ottenuto - per usare le sue parole - «un grande attestato di stima personale», conseguendo l’elezione al Senato nel collegio plurinominale (anche se si era già aggiudicata l’uninominale a Rimini-Forlì Cesena). Dal 13 ottobre sarà anche la prima donna ravennate, eletta nelle fila di centrodestra, a Palazzo Madama. Non Farolfi, non la vicesindaca, ma qui per tutti solo ed esclusivamente Marta, anche in consiglio comunale, dove lunedì nel corso della seduta consiliare è stata applaudita e si è anche commossa. «Dico solo che io mi metto a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal colore politico, come ho sempre fatto nei miei ruoli istituzionali». E proprio in virtù dell’impegno assunto con i cittadini brisighellesi nel 2019, quando entrò a fare parte della giunta Pederzoli, non lascerà l’incarico di vicesindaca ma si spenderà tra Brisighella e Roma: «Quando prendo un impegno io lo porto a termine. Mi metterò a disposizione anche di tutte le Istituzioni, le associazioni e i Comuni perché il momento è molto difficile e questo è il tempo della responsabilità». In campagna elettorale la neo-eletta senatrice aveva anche rimarcato l’intenzione di portare avanti le istanze del territorio: «A Roma difenderò gli interessi della Romagna anche rispetto all’Emilia. Sto pensando per esempio a tutti i progetti presentati dalle Diocesi romagnole per il bando del Pnrr relativo alla messa in sicurezza dei luoghi di culto. Nessun progetto è stato accolto e questa sarà una cosa da guardare, perché anche a Brisighella abbiamo due chiese che sono chiuse e che necessitano urgentemente di essere ristrutturate».
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