OSVALDO BEVILACQUA E' A BRISIGHELLA, CI INSERIRA' NEL SUO PROSSIMO LIBRO?
Cari amici e compagni di viaggio benvenuti in Terra di Romagna dove l’ospitalità è nel DNA dei suoi abitanti e dove ci attende uno de I Borghi Piu' Belli D'Italia, Brisighella, in provincia di Ravenna, nella Valle del Lamone.
Brisighella, che ha ottenuto anche il riconoscimento del Touring Club Italiano, la Bandiera Arancione, si trova ai piedi dell’Appennino tosco-romagnolo e accoglie i suoi ospiti adagiato ai piedi di tre inconfondibili pinnacoli rocciosi, tre colli su cui poggiano i tre simboli del visitatissimo centro romagnolo: la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino. È una terra ospitale, ricca di tradizioni, sapori, bellezze architettoniche e naturalistiche.
Ma parliamo subito del novembre in corso perché molto interessanti, in questo scorcio d’autunno, sono gli eventi che richiameranno sicuramente migliaia e migliaia di turisti. Il 20, in primo piano, Sua maestà il Tartufo. Questa potrebbe essere un’ottima occasione per salire sul romantico treno a vapore (con carrozze storiche di epoca e tipologia diversa) che sempre trasmette ai più piccoli ma anche agli adulti emozioni e gioia. Per partecipare alla Sagra del Tartufo utilizzando questo speciale treno si può partire, al mattino del 20 novembre da Rimini oppure dalle successive fermate di Sant’Arcangelo di Romagna, Cesena, Forlì, Faenza e arrivare alla stazione di Brisighella e ritornare con lo stesso treno nel pomeriggio.
Domenica 27 di scena la Sagra dell’Ulivo. Visto che il prodotto principe è rappresentato dall’olio extravergine di oliva “Brisighello” che si fregia della DOP europea, non poteva mancare una degna Sagra dell’Olio che ogni anno si festeggia l’ultima domenica di novembre, a conclusione delle “Quattro sagre per Tre Colli”, che celebrano le eccellenze enogastronomiche del territorio tra le quali ricordiamo il formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso, la carne di Mora Romagnola (un’antica razza suina autoctona), le carni di razza Bovina Romagnola, la Pera Volpina, le Pesche Nettarine, le Albicocche I.G.P. di Romagna ed, infine, il carciofo Moretto, tipico della zona dei calanchi.
Arte, storia e architettura, a Brisighella, sono protagoniste assolute a partire dal borgo composto da un dedalo di antiche viuzze, tratti di cinta muraria e scale scolpite nel gesso. Ma a proposito di questo materiale che ha avuto un ruolo importante nell’edilizia locale, non perdete il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, un’area protetta che si sviluppa con spettacolare dorsale grigio argentea ben riconoscibile a prima vista, che modifica decisamente lo scenario tra Imola e Faenza, conferendo un aspetto unico al paesaggio.
“L'affioramento che è il più lungo e imponente rilievo gessoso in Italia” – mi dice Nevio Agostini, Direttore del Parco Regionale – “si sviluppa per 25 km e ha una larghezza media di un chilometro e mezzo. L'area è tratteggiata da peculiari morfologie carsiche, che comprendono doline, valli cieche e numerosissime grotte, tra le quali spiccano molti abissi. Casola Val Senio, Riolo Terme e Borgo Tossignano sono gli invitanti borghi che fanno parte del Parco, che unitamente ad altri luoghi caratterizzati da affioramenti gessosi e paesaggi carsici in Emilia-Romagna, è candidato, nel 2023, a diventare Patrimonio dell’Umanità”.
Chi ha visitato Brisighella e il Parco mi racconta le sue esperienze?
Si ringrazia:
Comune di Brisighella
Nevio Agostini
Gian Marco Monti
Valeria Benini
Moreno Scoscini
Silvia Giorgioni
Martina Ieri
Foto:
Nevio Agostini
I treni a Vapore di Antologia Viaggi
Daniela Laghi
Alessandro Leporesi
Silvano Cantoni
Post:
Carmine De Ieso
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