FRANTOI SENZA OLIVE: CALI ANCHE DELL'80% RISPETTO AL 2022, DIVERSI NEMMENO HANNO RACCOLTO

 
 

E' allarme per il settore olivicolo delle nostre colline. Le olive non ci sono e senza l'olio da vendere le aziende rischiano il collasso.
Nonostante la buona fioritura che è stata presente in quasi tutto il nostro territorio olivicolo l’allegagione è stata pessima a causa degli eventi climatici che ha visto, nel periodo della fioritura/allegagione (fine maggio/inizio giugno), forti precipitazioni, sbalzi termici e una tromba d'aria devastante. Nel complesso si calcola, un calo produttivo a livello regionale intorno al 60-80% rispetto alla scorsa campagna produttiva.
Addirittura in diversi non hanno nemmeno raccolto.
E c’è anche il problema della mosca olearia. “La scarsa carica di olive, ha reso la situazione complicata anche sul versante mosca olearia in tutta la regione. Infatti, quando, come in questa annata, la carica delle olive è scarsa, l’incidenza di attacco da parte di questi fitofago risulta più facilmente elevato. Inoltre, le temperature invernali piuttosto miti hanno permesso la sopravvivenza di gran parte delle forme svernanti della mosca.
Pertanto, già a fine giugno i monitoraggi condotti da Arpo sulla presenza della mosca olearia hanno subito rilevato forte presenza degli adulti di mosca nelle trappole a feromoni.
Le elevate temperature estive hanno solo in parte causato la mortalità delle forme larvali nella prima generazione del fitofago, ma in alcuni casi si è dovuto intervenire con trattamenti larvicidi già nel mese di luglio.
Dalla fine di agosto in poi, l’infestazione da mosca è stata molto più intensa su quasi tutto il territorio regionale. In questo contesto il metodo di produzione biologica, sempre più utilizzato con l’incremento anche per l’utilizzo di esche avvelenate e repellenti, talvolta ha stentato a contenere gli attacchi di mosca olearia.

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