VALERIA BENINI: MOLTO BENE LE SAGRE CON TANTI TURISTI, SI FA SENTIRE LA MANCANZA DELLA FAENTINA, MA IN COMPENSO TANTI STRANIERI

 Articolo di Riccardo Isola di Setteserequi

Con questi ultimi due week-end di novembre si chiudono gli appuntamenti con le sagre di Brisighella. Domenica sarà la volta di «sua maestà il Tartufo», mentre l’ultima di novembre toccherà all’Olio extravergine. «Sono le principali sagre che abbiamo in programma – spiega la presidente della Pro loco Valeria Benini - e se si conferma il trend delle prime due possiamo ritenerci molto soddisfatti». Brisighella, seppur anch’essa duramente colpita dal maltempo di maggio, non ha comunque voluto demordere puntando a confermare quante più manifestazioni ed eventi possibili. «A un primo bilancio ancora sommario - rimarca Benini - non possiamo che dire che quest’anno, nonostante tutto, abbia tenuto. E’ vero che subito dopo maggio c’è stata ovviamente una fase di stanca e di mancanza di effervescenza ma già a partire dall’estate il borgo è stato subito pronto a reagire. Sono andate molto bene le visite guidate e le aperture della rocca, bene anche gli appuntamenti culturali per arrivare, in questa prima parte dell’autunno con il boom delle manifestazioni legate ai prodotti tipici che hanno riscosso ampio successo e apprezzamento». Forse la vera e perdurante nota dolente è quella relativa alla mancanza del collegamento ferroviario. «Ci ha penalizzato - conferma la presidente - perché quell’asse, soprattutto dal punto di vista turistico, è strategico. Ma in compenso - aggiunge - dobbiamo evidenziare un ritorno, importante, degli stranieri. Questo ci fa ben sperare soprattutto alla luce del nuovo anno». Adesso però gli sforzi sono tutti incentrati a questo ultimo periodo dell’anno. «E’ fondamentale che il tempo ci assista - conclude la respondabile dell’ente di promozione turistica - perchè è una variabile che influisce enormemente sulle scelte della destinazione, sia da parte dei flussi vicini sia per chi intende fare una gita furoi porta, scegliendo Brisighella, da più lontano».