UN PO' DI CHIAREZZA SULL' INCIDENTE AL FIUME LAMONE DI IERI

 I piedi immersi nel fiume e una ciabatta trascinata via dalla corrente. È stata questa la causa per cui tre bambini di 8, 10 e 12 anni e l’educatrice di 24 di un Cre (Centro ricreativo estivo) sono stati recuperati dai vigili del fuoco da un tronco sull’alveo del fiume Lamone. L’episodio è avvenuto ieri intorno alle 10.15 a Fognano di Brisighella presso la casa in via Brenti dove ha sede l’Ami (Associazione mondo indiviso), che ospita un progetto di accoglienza per richiedenti asilo. La casa è anche sede del Cre che l’associazione faentina ‘Pi Greco’ organizza, frequentato da una decina di bambini. Tra le attività settimanali c’era anche la visita al fiume e così ieri cinque bambini, accompagnati dalla loro educatrice, avevano percorso in discesa la strada privata che porta a uno spiazzo sulla in riva del fiume. Proprio lì un bambino ha messo i piedi a mollo quando improvvisamente la corrente gli ha portato via la ciabatta. Il bimbo, poi, seguito da altre due bambine, ha pensato di entrare in acqua per recuperarla. La corrente però si è anche alzata, rendendo così difficile il ritorno a riva. L’educatrice, una ragazza faentina di 24 anni, è così immediatamente intervenuta e, dopo essere entrata nel fiume, ha preso i bambini e li ha messi in sicurezza su un tronco al centro dell’alveo del Lamone. Dopodiché ha chiamato i soccorsi. Immediatamente sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Fognano, un’ambulanza del 118 Romagna Soccorso e i vigili del fuoco che sono intervenuti con equipaggi del distaccamento di Faenza e del comando provinciale di Ravenna, nonché con gli operatori specializzati nel soccorso acquatico. In volo da Bologna si è alzato anche l’elicottero ‘Drago’. È stato però attraverso manovre da terra e grazie all’utilizzo di corde che i vigili del fuoco sono riusciti a riportare a riva l’educatrice e i tre bambini i quali, complessivamente, sono stati in acqua per circa 40 minuti. Tutti i protagonisti della vicenda sono incolumi, e già un’ora dopo l’evento i bambini erano a tavola per pranzare insieme. «I bambini non sono rimasti esattamente bloccati perchè in quel punto si tocca – spiega Laura Emiliani, rappresentante dell’associazione ‘Pi Greco’ –, l’educatrice ha chiamato i soccorsi per prudenza». Secondo quanto ricostruito dall’associazione, «i bambini, che questa settimana sono sei, ma ieri erano cinque perché una è ammalata, erano lì per visitare il fiume perché la casa dove si svolge il cre ha l’accesso diretto a una spiaggettina sulla riva dove l’acqua è bassa. Un bambino ha messo i piedi a mollo e gli è scappata la ciabatta. Nonostante l’avvertimento della nostra educatrice lui è corso in acqua per prenderla, e due bambine lo hanno seguito. L’educatrice è quindi entrata in acqua, li ha prontamente recuperati e li ha caricati sul tronco che si trovava al centro del fiume in modo che stessero all’asciutto. Dopodichè ha prudentemente chiamato i soccorsi». Una disavventura, quindi, che tutto sommato non ha avuto gravi conseguenze. «Ho sentito i bambini – conclude Emiliani –, e hanno vissuto la vicenda come un’avventura. L’educatrice dal canto proprio ha fatto molto bene a chiamare i soccorsi senza improvvisare».Damiano Ventura© RIPRODUZIONE RIS


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